Dai browser ai social network, questa piccola serie di “Lezioni di privacy” si conclude con gli ultimi consigli più generali, accorgimenti minimi e di vario genere che sarebbe meglio applicare sempre.
Allarme screenshot per la privacy
Ebbene sì, purtroppo nulla può difenderci da loro: i temibili screenshot. Dobbiamo esserne consapevoli, qualsiasi cosa venga pubblicata o inviata, persino in sede privata, può essere immortalata per sempre da questi scatti, anche se abbiamo intenzione di rimuoverla a breve. E, soprattutto, ciò può avvenire a nostra completa insaputa. Per questa ragione, ancora una volta, bisogna pensare sempre bene prima di condividere qualcosa a quello che si sta facendo e, soprattutto, con chi la si sta condividendo. Internet non è – non lo è mai stato – un posto sicuro!
Cancellare la cronologia
Questa è proprio una delle regole base, ma molto spesso la si dimentica. Periodicamente è opportuno cancellare la propria cronologia – su tutti i browser che normalmente utilizziamo -, insieme ad una sana pulizia dei cookie. Questo permette di essere meno tracciabili e di proseguire le ricerche online più serenamente, senza sentirsi continuamente perseguitati dalla pubblicità tracciante. Inoltre, da non sottovalutare è che questa semplice operazione libera anche la memoria, ricrea nuovo spazio prezioso ed in generale velocizza il sistema. NB: è importante farlo anche su Google Maps!
Disattivare la localizzazione
A tal proposito, ancora meglio sarebbe disattivare la propria geolocalizzazione ogni volta che non sia strettamente necessaria. Spesso infatti applicazioni e altri servizi web ci richiedono di poter accedere alla nostra posizione locale. È sempre consigliabile evitare di renderla nota perchè altrimenti, come è evidente, tutti i nostri movimenti sarebbero ricostruibili, come se fossero disegnati in successione su di una mappa.
Smettere di inviare tutte quelle foto
Uno dei casi più frequenti in cui la privacy viene violata è quello dell’uso indebito di file e documenti che, in una buona percentuale delle situazioni, la vittima stessa aveva fornito al suo sopraffattore. Questo ci riporta al primo dei nostri consigli: pensare sempre bene prima di fare qualsiasi cosa sul web. Molto spesso condividiamo con troppa leggerezza anche i file che non vorremmo mai vedere pubblici o che contengono informazioni sensibili su di noi. Il ripetersi di queste spiacevoli circostanze dovrebbe metterci in guardia per il futuro!
Usare un Antiminer
Ed infine, nell’era dei Bitcoin, buona abitudine è quella di affidarsi ad un Antiminer. Di che si tratta? Sono delle estensioni per i browser che aiutano ad impedire che il proprio computer venga utilizzato dai Bitcoin miner, ovvero coloro che con il CPU o GPU del computer attaccano dati protetti da crittografia tramite la tecnica del brute force o utilizzano semplicemente il vostro pc per minare BitCoin.
A questo proposito consigliamo minerBlock di Firefox.
Sperando che questi semplici accorgimenti, facili da attuare e di immediata applicazione, vi siano stati utili, si conclude così questo piccolo ciclo di lezioni di privacy firmato Ars Digitalia!