Stamattina è esplosa una bomba mediatica che è viaggiata in modo “virale” sui social media, partendo da Facebook verso Twitter.
È partita da Facebook nel momento in cui sulla pagina ufficiale dell’INPS, chiamata “INPS per la famiglia“, si sono riversate centinaia di persone per chiedere chiarimenti sul Reddito di Cittadinanza. Chi l’ha avuto ringrazia, ma ci sono tanti che hanno avuto poco (e bestemmia) o niente (e inveisce). Dall’altra parte della tastiera, un impiegato qualunque, denominato Social Media Manager (SMM). Il poveretto ha provato ad arginare la massa digitalmente urlante finché hanno retto i neuroni, poi ha staccato il cervello ed ha lanciato risposte acide del tipo seguente:
Oppure:
Ovviamente sono iniziate a girare pagine social fake, profili fake e tutto il bestiario dell’Era Social.
Noi che ce ne intendiamo di Reddito di Cittadinanza, siamo sobbalzati. Avremmo voluto pure creare una joint venture mediatica con il fenomeno, magari chiedere al Signor SMM se voleva lavorare un po’ anche con noi, ma per ora è meglio evitare.
In ufficio però ci siamo subito divisi praticamente in due squadre:
Squadra Candy Candy Forza Napoli
Di qua si schierano tutti quelli che nella loro vita hanno ricevuto almeno una risposta acida da un impiegato delle poste, della banca, di un qualsiasi sportello pubblico. Se stai al servizio del pubblico DEVI avere la pazienza di Giobbe e anche di più. Se siamo in 100 a fare la stessa domanda, devi dare 100 volte la stessa risposta, possibilmente chiarificatrice, possibilmente con modi gentili. Poi la sera fatti pure un litro di tisana alla camomilla e rifletti se il posto pubblico fa per te oppure preferisci aprire un chiringuito a Malaga.
Squadra SMM
Dall’altra parte si schierano tutti quelli che pensano che il web e la vita reale non sono due luoghi diversi e che come allo sportello della posta o dell’INPS capita che il dipendente urli ai presenti in sala perchè fanno casino e non si può lavorare in maniera sana, anche in una piazza social il tipo di urlo è lo stesso. Insomma, se l’SMM rappresentava l’INPS ed è stato scortese, centinaia di persone sono state maleducate con un organo ufficiale dello stato. L’educazione non è ad una sola via, ma passa dalla reciprocità. Di certo anche l’INPS…in un momento di emergenza vi sembra il caso di mettere qualcuno a rispondere su Facebook invece di aprire un canale più ordinato di assistenza?
Non c’è ancora un vincitore, non ci siamo menati, ma abbiamo riso tanto.
E tu da che parte ti sei schierato?