In un articolo precedente (link) abbiamo analizzato i rischi per i nostri dati personali quando si naviga utilizzando reti wifi non protette.
Anche se riusciamo a fornire i nostri dati al sito di riferimento, senza farceli rubare mentre li inviamo, non è detto che questi siano per sempre e in assoluto protetti da attacchi al sito stesso.
Nel 2011[1] sono stati trafugati dati di 77 milioni di utenti dai database della rete PlayStation, in cui potevano trovarsi dati personali e anche riferimenti alle carte di credito.
Poco tempo fa[2] un hacker ha minacciato di divulgare online i dati personali di migliaia di agenti dell’FBI, evidentemente trafugati illegalmente. La necessità di tenere riservate certe informazioni personali potrebbe portare gli utenti a voler “ricomprare” i propri dati, generando il tornaconto per i malintenzionati.
E se i dati di navigazione su siti pornografici fossero resi pubblici?[3] Ecco un altro motivo per cui tali dati dovrebbero restare protetti:
E cosa dire dell’hacking di 2.5 milioni di account trafugati dai server dei giocatori Xbox e PSP dello scorso settembre 2016?[4]
Non inserire i dati delle proprie carte di credito non basta
Uno pensa: “vabbè tanto io non metto i dati della carta di credito”. Anche se non sono stati inseriti i dati delle carte di credito, quanti di noi hanno la stessa password per più servizi online? L’hacker di turno potrebbe usare la nostra coppia username/password per entrare altrove, magari su Facebook e prendere le nostre foto (o peggio: quelle dei nostri figli…), potrebbe entrare sul nostro PayPal o sul nostro account ebay. Potrebbe renderci la vita un vero inferno!
In conclusione di questo lungo viaggio insieme: conoscere i pericoli nel corso della navigazione Internet è già un primo passo per adottare le necessarie minime contromisure a garantire la protezione dei propri dati personali. Eppure, ancora tantissime persone restano vittime di un uso fraudolento di queste informazioni.
La diffusione della conoscenza informatica è alla base del quotidiano utilizzo sicuro di internet.
Se avete altre storie di hacking di dati personali da condividere, aspetto i vostri commenti.